Balliamo da sole è il mio percorso fotografico dedicato alle donne, dove la fotografia diventa uno strumento nella crescita personale, dove le domande e l’indagine interiore diventano importanti per la propria metamorfosi.
Cosa succede quando questo strumento diventa più di una semplice macchina fotografica?
Cosa succede quando l’arte di catturare immagini si fonde con l’arte di catturare la nostra stessa essenza?
La fotografia, spesso celebrata per la sua capacità di immortalare la bellezza del mondo, rivela anche la bellezza interiore nascosta nel nostro viaggio di trasformazione. Attraverso l’obiettivo della fotocamera, impariamo a vedere non solo il mondo esterno, ma anche l’intimo paesaggio del nostro essere. Un viaggio fotografico che, come la vita stessa, è una ricerca di prospettive, consapevolezza e autenticità.
In questo viaggio esplorativo, scopriremo come la fotografia si trasforma in uno strumento di riflessione e crescita personale, permettendoci di sviluppare una connessione più profonda con noi stessi e con il mondo che ci circonda.
Esplorazione dell’Identità
Affrontare una sessione fotografica richiede coraggio. Scavare nelle profondità della nostra identità può far emergere domande complesse: Chi sono? Cosa rappresento? Quali sono i miei desideri e paure più profondi? Ogni scatto diventa un’opportunità per confrontarsi con te stessa e per esplorare le diverse sfaccettature della tua personalità.
L’atto di posare per un ritratto richiede anche un livello di vulnerabilità e fiducia nei miei confronti. Mentre vediamo la nostra immagine catturata, possiamo incontrare aspetti di noi stessi che desideriamo cambiare o migliorare. Tuttavia, la fotografia ci insegna l’importanza dell’accettazione: ogni ruga, ogni sorriso, ogni imperfezione racconta una parte della nostra storia.
Attraverso l’accettazione, possiamo intraprendere un percorso di crescita personale, lavorando per migliorare noi stessi mentre abbracciamo la nostra autenticità unica.
Comunicazione non verbale
La fotografia è una forma di comunicazione non verbale. I dettagli dell’immagine parlano silenziosamente, comunicando emozioni e sentimenti che spesso sfuggono alle parole. L’analisi di come veniamo percepiti attraverso un’immagine può fornire preziose informazioni su come ci presentiamo al mondo e su come possiamo migliorare le nostre interazioni sociali.
Oltre al viso, il corpo stesso è un veicolo di comunicazione non verbale. La postura, i gesti e la posizione delle mani possono trasmettere sensazioni di fiducia, apertura o chiusura. Nel ritratto fotografico, queste componenti diventano strumenti preziosi per raccontare una storia più completa. Analizzando la propria postura o gestualità in una fotografia, possiamo scoprire nuove informazioni su come ci presentiamo al mondo e su quali aspetti eventualmente lavorare.
In un mondo in cui l’immagine è spesso valorizzata più dell’essenza, il ritratto fotografico ci invita a guardare oltre la superficie. È uno strumento di indagine che ci sfida ad esplorare gli aspetti nascosti del nostro essere e a crescere attraverso l’autenticità.
Ogni scatto è un passo verso una maggiore consapevolezza di noi stessi, un invito a guardare dentro e a trasformare il nostro mondo interiore, un’immagine alla volta.
Lascio parola a Francesca che con il suo messaggio mi ha emozionata tantissimo. Ecco una parte del messaggio che ha mandato alle donne del cerchio di cui fa parte dopo aver scattato con me. Grazie ❤️🔥
Care donne, oggi ho partecipato ad un progetto meraviglioso. Si chiama “Balliamo da sole” ed è un servizio di fotografia terapeutica pensato per rivoluzionare la visione che hai di te e dare voce alla tua ribellione. Mi è stato regalato da T. l’anno scorso, perché ero fortemente in difficoltà con il mio corpo. Non mi riconoscevo più, mentre lui mi continuava a vedere bella come il primo giorno. Così ho chiamato Shana, questa ragazza che ha alle spalle un forte vissuto, che ha inventato questo servizio per aiutare e sostenere le donne. Stamattina abbiamo passato un’ora insieme, tra mille scatti e tante chiacchiere, sembrava ci conoscessimo da sempre. Mi ha fatto giocare con le mie cicatrici, le mie smagliature e con tutte quelle parti che per me erano difetti, ma che lei vedeva perfette, perché solo mie. Sono stata in mezzo alla natura, in un posto che per me è casa, a piedi scalzi.. e mentre Shana mi scattava le foto la mia mente era all’attacco e mi diceva che ero brutta, che stavo perdendo solo tempo, che quei segni non li avrei mai accettati. Io ho continuato a godermi la seduta, emozionata e incredula, perché man mano che andavo avanti, non c’era più in me quel desiderio di cancellare i segni sulla pelle, mi sentivo “giusta”, e sentivo che avevo fatto bene a concedermi un po’ di “vanità”. Così la mente si è messa a tacere e finiti gli scatti, mentre tornavo a casa, sono scoppiata in un pianto di gioia, perché ce l’avevo fatta e perché questo passo è stata una donna a farmelo fare. Oggi ho capito che il più grande ostacolo per me stessa sono io, perché se si allunga la mano e si chiede aiuto, c’è sempre qualcuno pronto a prenderti per mano e ad accompagnarti per un pezzetto nella vita, anche fosse solo un’oretta una mattina , proprio come è stato oggi.
Francesca
Come funziona Balliamo da sole
Balliamo da sole è un percorso che dedichi a te stessa, che scegli di fare in un momento specifico della tua vita per fissarlo e per donarti una nuova visione di te attraverso il mio sguardo.
Come ogni buona relazione inizieremo conoscendoci! Faremo una call su meet in modo da vederci e mi racconterai il perchè vuoi provare quest’esperienza.
Balliamo da sole non è una terapia, non affronteremo problemi legati alla salute mentale, né andremo nel profondo, sarò io stessa a consigliarti un altro percorso se vedo che il mio servizio non ti può essere d’aiuto.
In seguito arriverà una parte da svolgere in autonomia sotto la mia guida: due esercizi autobiografici che ti permetteranno di metterti in contatto con il tuo io interiore, andando a focalizzarti sulle parti del tuo corpo che hanno bisogno di attenzione e cura.
Il giorno del servizio fotografico ci incontreremo nel luogo che avrai scelto dove ti senti a tuo agio e tra una chiacchiera e l’altra dedicheremo 1/2 ore di tempo a narrare la tua storia e quella del tuo corpo.
Circa 20 giorni dopo riceverai la galleria con le foto che ho scelto ed editato per te. Non faccio un editing selvaggio perché credo che la fotografia sia uno strumento rivelatorio e voglio che le fotografie rispettino al meglio le persone. Credo nell’autenticità, non eliminerò le rughe, né quei rotolini che ti danno fastidio. Il mio obiettivo è lavorare sulla visione e per me la bellezza va oltre il giudizio che ci diamo e che ci danno le altre persone.
Se vuoi provare quest’esperienza, scrivimi, ti aspetto!
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