Fanculo il cancro. Sì in questo momento della mia vita lo penso spesso, forse non è il modo più maturo per iniziare questo racconto, ma è il più veritiero.
Ho conosciuto Serena Zaia sui social, dopo aver ascoltato la sua intervista su Antenna Tre che racontava del suo libro La vita addosso. Mi ha colpita subito per la sua estrema forza di volontà. Il suo coraggio, la sua voglia di prendere in mano la vita e gli eventi, senza farsi trascinare dalla corrente.
Serena è una donna meravigliosa, lo sapevo già prima di incontrarla, ma dopo aver passato un pomeriggio con lei lo posso confermare ancora di più. Con la sua dolce voce, nasconde la forza di un uragano dentro ad un corpo minuto.
All’età di 27 anni si è scontrata contro un nemico potente, un cancro al seno.
Nella lettera che mi ha scritto Serena vedete benissimo il coraggio che brilla nei suoi occhi, la sua resilienza e resistenza “Il cancro. È arrivato e ha spazzato via tutto in un attimo. Ciò che ancora oggi mi stupisce è il mio modo di affrontarlo: ero ottimista, ero serena, ero energica, combattiva! Il sorriso non mi mancava mai. “
Dopo otto anni da quella prima battaglia eccolo di nuovo, senza bussare, entra nella sua vita, sottoforma di metastasi cerebrale.
Serena inizia il percorso di chemio, operazioni, riprese e ricadute, ma non voglio raccontare io per lei la sua storia, Serena è molto più di una guerriera. Serena è una donna che si è iscritta alla facoltà di filosofia perché crede che il mondo possa essere cambiato, che l’amore incondizionato esiste e che le relazioni sono tutto nella vita.
Serena è una donna libera che ama i viaggi e le nuove scoperte ed ha tantissimo da raccontare a chi si mette in ascolto.
Serena è una scrittrice, ha raccontato la sua battaglia in un libro che non potrebbe avere titolo migliore la vita addosso ed è “La mia storia in poche pagine: una diagnosi di cancro al seno localmente avanzato, giunta all’età di ventisette anni.
Una corsa contro il tempo: per sopravvivere, poi per vivere. La narrazione di come improvvisamente la vita cambia. Radicalmente! Si va avanti. Con timori e sofferenze, ma anche con sorrisi e traguardi raggiunti. Una vita normale si può fare! Dopo la diagnosi iniziale tre recidive. Fredde diagnosi di tumore ritornato troppo presto, senza lasciarmi il tempo di metabolizzare, di progettare un futuro. L’atteggiamento positivo dell’inizio ha lasciato, talvolta, spazio ad avvilimento e paura, mentre cercavo di convivere con un corpo che non percepivo più come mio.
Ho riflettuto sulla vita, ma anche sulla morte. Ho guardato in faccia il dolore. Non volevo sprecare tempo! Non voglio sprecare tempo! Ho capito che avrei voluto vivere: fino all’ultimo respiro! Questo mi ha dato forza. Ora sono qua. Le statistiche più nefaste ipotizzano altre recidive, forse la morte! Sono e voglio essere positiva. E credo con convinzione nel futuro che mi aspetta. L’unica cosa che io sento è che, non fino all’ultimo respiro, ma oltre l’ultimo respiro, noi continueremo a vivere.”
In te ho visto qualche parte di me, mi sono riconosciuta nei tuoi occhi da guerriera, nel tuo sorriso timido, nel tuo coraggio, nella tua testardaggine, ne la vita addosso.
Splendi di una luce meravigliosa, illuminando tutto.
Balliamo da sole è questo per me, è l’opportunità immensa di raccontare storie come la tua, grazie per essere entrata nella mia vita.
Se vuoi raccontarmi la tua storia per dei ritratti al femminile, scrivimi tramite questo form o a info@shanacarrara.com ti aspetto!