Perché fotografi?
È una domanda apparentemente semplice, ma non appena inizi ad andare sotto la superficie capisci che in realtà è una domanda profonda e non è per niente semplice dare una risposta.
Dedicare qualche minuto a pensare al “perché” facciamo qualcosa mette a nudo le nostre motivazioni, può esporci a verità nascoste, che potrebbero essere spaventose e rivelatorie se siamo veramente onesti con noi stessi.
In questo articolo ti incoraggio a dedicare un po’ di tempo a questa domanda, a esplorarla quanto più possibile. Non si può mai sapere dove questo pensiero potrebbe portarti e che impatto potrebbe avere sulle tue fotografie.
E tu, perché fotografi Shana? Se ti addentrerai nelle mie parole scoprirai qualcosa in più su di me e sul mio approccio alla fotografia.
Condividere bellezza con le persone
Ho iniziato a scattare da ragazzina, cercando di riprendere i momenti autentici ed onesti che trascorrevo con i miei amici ed amiche. Era un modo per ricordare e rivivere l’esperienza.
Il mio desiderio era quello di condividere ciò che di bello stavo provando con loro, una connessione sincera.
Mi interessavano i luoghi, le persone, il tempo condiviso.
E ancora è così, da adulta. Rimane il desiderio di condividere con le persone il bello che ci circonda, ma soprattutto le connessioni profonde che possiamo creare.
Rendere il mondo un posto migliore
Una delle altre motivazioni che ho scoperto in me è il desiderio di far “stare bene” le persone.
Quando ho iniziato a scattare fotografie come professione, il mio focus principale è stato subito la relazione: ciò che desidero prima di tutto è mettere a mio agio chi sta di fronte la fotocamera. So bene quanto possa essere imbarazzante, l’ho sperimentato in prima persona, quindi cerco sempre di rendere più semplice questo primo approccio.
Per me la fotografia è uno strumento di relazione intimo, ci permette di provare sensazioni profonde e scoprire lati nascosti che ancora non avevamo identificato.
La fotografia e l’arte sono uno strumento potentissimo inoltre per nutrire l’autostima, non sostituiscono il lavoro della terapia, ma lo accompagnano arricchendolo di un linguaggio diverso, profondo e sincero.
La meraviglia inoltre è una sensazione che mi rende molto grata, quando per la prima volta la persona che ho scattato si rivedere nelle immagini, si riconosce.
La fotografia è come rendo un po’ migliore questo mondo.
Esplorare me stessa
La fotografia è stata terapeutica nella relazione con il mio corpo e le mie emozioni. Fotografo perché voglio conoscermi ogni giorno un po’ di più, perché la creatività mi aiuta a esporre la mia visione delle cose, dare opinioni, manifestare idee.
Fotografo perché voglio trasformare i momenti difficili e dolorosi in bellezza, in un’opera d’arte.
Fotografo perché spero che chi ha vissuto dei momenti di estrema trasformazione possa sentirsi compreso dalla visione delle mie fotografie e trarne sostegno, coraggio, ispirazione.
Il desiderio di comunicare
Il desiderio di comunicare e di stabilire un legame era, ed è tuttora, così forte in me che è uno dei motivi principali per cui fotografo e creo le immagini che condivido.
Nella creazione delle mie fotografie cerco l’emozione, la narrazione e la connessione.
Non inseguo la bellezza superficiale, la luce “migliore”, voglio essere una narratrice per toccare gli altri ed esprimere le emozioni che provo o che vedo nel volto delle persone.
C’è qualcosa di speciale nel vedere le persone emozionarsi mentre guardano le tue foto, non c’è ricompensa migliore. Quando succede so di aver fatto un ottimo lavoro e mi rende felice.
Rimanere fedele a me stessa
Se c’è un solo principio che dovresti seguire nel tuo viaggio nella fotografia, credo sia quello di rimanere fedele a te stessa/o. Essere se stessi e non cercare di diventare qualcun altro.
Rimanere se stessi vuol dire per me avanzare con il proprio passo, senza lasciarsi influenzare da ciò che vediamo fare agli altri, dagli obiettivi che pensiamo di dover raggiungere.
Significa prendersi il tempo per esplorare, per esplorarsi.
Il nostro ritmo di apprendimento in fotografia può essere molto diverso perché tutti noi abbiamo background ed esperienze di vita differenti che hanno plasmato i nostri diversi interessi, passioni e sogni. Ciò che vale per gli altri non vale necessariamente per me, e viceversa. Rimanere fedeli a se stessi significa sentirsi a proprio agio nel darsi tempo e di avere molte possibilità di sperimentare e fallire, senza confrontarsi con gli altri.
Ho ragionato molto su questo concetto e quest’estate ho sperimentato molto con la tecnica della cianotipia e della tintura naturale. Ho iniziato a disegnare sulle polaroid, ho amato il collage. Non mi sentivo così ispirata da tantissimo tempo!
La fotografia e l’arte sono strumenti che mi permettono di uscire dalla mia zona di comfort, se mi concedo di sbagliare e di essere una principiante.
Rimanere fedele a me stessa significa inoltre essere abbastanza forte da schermare il rumore dei social media e resistere alla pressione di conformarmi. È molto facile essere emotivamente condizionati da quanti quanti like riceviamo dai social media, ed è estremamente pericoloso valutare il proprio lavoro in base a come viene accettato dagli altri.
Sperimenta il più possibile, studia e prova nuove tecniche. Sbaglia, ma continua a esercitarti, solo così riuscirai a trovare un tuo stile personale.
In conclusione
Perché fotografi?
Sei riuscita/o a esprimere a parole anche solo una parte delle tue motivazioni e delle ragioni per cui ti dedichi alla fotografia invece di dedicare il tuo tempo a un’altra attività? Le tue ragioni sono tue e non devono essere simili alle mie. Creare arte è un’attività molto personale e tutti lo facciamo per motivi diversi.
Le mie motivazioni sono intime e personali, nel corso degli anni ho capito che ci sono tantissimi altri motivi per cui si fotografa, mi auguro che tu riesca a trovare il tuo o questo articolo ti aiuti anche solo a pensarci.
Cosa possiamo fare assieme?
Accompagno le donne in evoluzione ad accogliere la loro trasformazione e metamorfosi attraverso la fotografia. Balliamo da sole è molto più di un servizio fotografico, è un percorso di crescita personale in cui lavoreremo per rivoluzionare la visione che hai di te.
Guido laboratori di fotografia partecipativa all’interno di contesti educativi, in cui le foto facilitano l’emergere di riflessioni, l’esplorazione, la conoscenza di sè e la connessione con l’altro.
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