Non dimenticare mai il tuo perchè, la tua essenza, perchè è ciò che ti rende unicə e diversə da ogni altrə professionista e competitor.
Io cerco di non dimenticare mai il mio perché e di lavorare ogni giorno sul mio come. Il come faccio le cose, il come voglio raggiungere i miei obbiettivi, il come voglio mantenere il mio perché senza scendere a troppi compromessi.
Da dove nasce il mio perchè, la mia spinta creativa.
Ho iniziato a fotografare in seguito ad un incidente che ha stravolto la mia vita, ma che mi ha permesso di diventare la donna e la fotografa che sono oggi.
[Se sei nuovə e ti va di sapere di più della mia storia puoi leggere questo articolo]
Abbandonare la danza è stato difficile, anche se in realtà le nostre strade non si sono mai del tutto separate, nelle mie foto amo il movimento e l’intensità che i corpi sanno dare e nella mia vita privata pratico danza del ventre e non smetto mai di cercare coreografi che mi tolgano il fiato con la loro indiscutibile genialità.
Il mio perché è nato qui, tra un singhiozzo e una stampella, tra un cuore spezzato e la voglia di rialzarsi e correre.
La mia essenza di fotografa nasce dalle difficoltà, dalla bellezza della forza, dalle (im)perfezioni, dalle metamorfosi, dalla voglia di migliorare la vita di chi incontro, dai sorrisi, dagli sguardi sereni mentre fotografo, dai respiri.
A volte dimentico il come e quando succede ho bisogno di staccare dalla mia routine fotografica, riprendere in mano chi sono e come vedo le cose, di creare progettando, di seguire una canzone, di lanciare colori. Non ho una routine quotidiana, ma ci sono delle pratiche in cui mi rifugio quando ho bisogno di ricaricarmi.
Se sei un* fotografə o creativo una cosa che ti avranno detto almeno una volta è “non dimenticare i progetti personali” e io mi sono sempre chiesta cosa volesse dire per loro questa frase.
Io voglio che ogni ritratto che creo sia un mio progetto personale, ogni storia di business femminile che racconto. Ho bisogno che lo sia e se mi accorgo che non lo è più significa che ho dimenticato il mio come.
Fare della propria passione un lavoro ti mette di fronte a delle scelte, a dei compromessi da accettare per pagare le tasse, l’attrezzatura, trovare i giusti clienti. Nel frattempo bisogna ricordarsi di mantenere i contatti lavorativi, crearne di nuovi, non dimenticare gli amici, i compagni di vita.
Non è sempre semplice essere dei freelance, non è tutto rosa e fiori come si legge sul web, c’è tanto sacrificio, tanto lavoro, tempo, ma la soddisfazione di vedere il tuo perchè realizzarsi è impagabile.
A volte ti perderai, ma cerca di trovare il tempo per ricordarti la tua essenza, quella scintilla che ti ha portatə ad essere il/la professionista che sei oggi e che vuoi comunicare al mondo con le fotografie che condividi, i tuoi servizi e prodotti.
Se senti il bisogno di ricentrarti ti consiglio questo mio articolo dedicato all’ikigai, un ottimo esercizio per rivedere le proprie priorità e punti saldi.
Nella sezione disPensa trovi inoltre delle risorse gratuite su questi argomenti con libri di approfondimento e di ispirazione che ho trovato molto utili nel mio percorso.
Un’ultimo consiglio che ti do se sei un* professionista è leggerti il blog di Alessia Savi, per una comunicazione e marketing slow, seguendo i propri ritmi.
Altri luoghi virtuali dove puoi incontrarmi
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Ti aspetto, Shana