Lo sguardo poetico di Fotografia Metamorfica
Quest’anno ho avuto la fortuna di narrare attraverso fotografie poetiche il Manifestation Retreat facilitato da Valentina Maddalena Rossi ( Arteterapeuta non convenzionale e Feminine Energy Empowerer) e Marzia Alati (Autrice, Arteducatrice, Formatrice e Operatrice artistica) , due giorni di scrittura creativa, arti visive e rituali alla Fattoria Koinè.
Marzia e Valentina lo descrivono così
“Se hai un obiettivo, un sogno da realizzare
E vuoi dargli forma e spinta
In un cerchio di donne potenti
In un luogo magico, immerso nella natura
Allora non puoi proprio perderti
Manifestation Retreat.
Un’immersione nella nostra essenza profonda
Una danza tra arte, scrittura creativa ed energia
Un rito potente di manifestazione di gruppo”
Fotografare un ritiro al femminile è un’esperienza intensa e potente che è impossibile vivere senza immergersi totalmente nelle pratiche.
Sono stati giorni intensi in cui ho testimoniato con sensibilità e cura momenti intimi, cercando di trasportarli in immagini con le mie fotografie.
I benefici che le partecipanti traggono da questi ritiri sono incredibili. Dopo due giorni immersi nella natura, nella creatività e nell’energia del gruppo, le donne lasciano il ritiro rigenerate, con una rinnovata consapevolezza di sé e dei propri obiettivi.
L’importanza dell’empatia
Per fotografare un ritiro al femminile è necessario essere aperti alle esperienze che si potranno vivere e contemporaneamente essere pronti a cogliere i momenti essenziali, senza invadere o interrompere il flusso.
Entrare in connessione è importantissimo. Capire che non si è esterni, ma parte del gruppo diventa essenziale per poter narrare al meglio l’esperienza trasformativa.
Rispetto e Discrezione
Evidenzio l’importanza di rispettare lo spazio personale e i momenti di vulnerabilità delle partecipanti. Voglio essere presente senza essere invasiva, mantenendo la discrezione necessaria per non interrompere l’energia del gruppo. Questo rispetto reciproco crea un ambiente in cui le partecipanti si sentono libere di esprimersi autenticamente, sapendo che saranno documentate con sensibilità e cura.
Le sfide
Fotografare un ritiro al femminile presenta le sue sfide. A volte, le emozioni sono così intense che può essere difficile rimanere un’osservatrice neutrale. Ho imparato a gestire questi momenti, mantenendo il mio ruolo professionale pur permettendo a me stessa di essere toccata dalle esperienze condivise. La gestione della mia energia è cruciale; cerco di bilanciare il coinvolgimento emotivo con la necessità di rimanere focalizzata sul mio lavoro.
Fotografare un ritiro al femminile è un privilegio che mi permette di documentare momenti di profonda trasformazione e crescita personale. Sono grata alle partecipanti e alle facilitatrici per avermi permesso di entrare in un momento così intimo e trasformativo delle loro vite. Questi ritiri non sono solo eventi da fotografare, ma esperienze da vivere e testimoniare con il cuore aperto.
Fotografie poetiche di branding
Durante il ritiro con le facilitatrici ci siamo dedicate un momento personale in cui ho scattato delle fotografie singole ad entrambe, per immortalare non solo il loro primo evento, ma per rendere in immagini tutta l’energia del weekend.
Quello che rende speciale ed unico il mio lavoro sono le persone, con le loro differenze e peculiarità. Mi sento davvero fortunata di poter portare nel mondo la visione che ho delle persone, infinitamente ricche di bellezza.
La fotografia mi concede di entrare in profondità creando dei legami invisibili, ma ben saldi.
Il mio augurio per te che stai leggendo è di dedicarti dei momenti di scoperta, sia partecipando a dei ritiri di crescita personale, non te ne pentirai, sia provando delle esperienze nuove e diverse, come quelle che offro a chi decide di intraprendere dei percorsi fotografici.
La fotografia ti permette di scoprire nuovi lati di te e di mostrarti una nuova visione, facilitata dal mio sguardo.
Sei pronta per la tua metamorfosi?
Ti interessa la crescita personale attraverso l’uso della fotografia e pratiche creative?
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